Il nostro Panforte è il migliore tra quelli artigianali, secondo il Gambero Rosso
Siamo davvero contenti di aver guadagnato il PRIMO POSTO nella classifica dei Panforti artigianali italiani, fatta dal Gambero Rosso.
Ecco le loro bellissime parole
“Massimiliano e Riccardo Lunardi hanno fatto centro. Il loro Panforte Margherita è un capolavoro di artigianalità. […] Alto, bello e verace, con una grande quantità di mandorle e canditi, gusto pieno e vivace, dolcezza controllatissima, profumo e aromi centrati che richiamano le materie prime di ottima qualità, spezie naturali usate con sapienza ed equilibrio ma coraggiosamente. Struttura compatta e pastosa, con le mandorle tostate che danno il crunch.”
Come realizziamo il nostro Panforte?
Il Panforte è un dolce che ci intriga molto perché a metà strada tra la confetteria e i dolci da forno.
Lo facciamo seguendo i tradizionali metodi artigianali, cioè con ben tre cotture: la prima in vecchi paioli di rame per fare lo sciroppo, la seconda per caramellare la frutta candita e la terza in forno su ostia. Usiamo arancia, cedro e melone, canditi – quando possibile – da noi, il miele è quello di acacia delle colline di Collodi, la città di Pinocchio (vicino a Lucca). La vaniglia è solo direttamente dalle bacche.
Il mix di spezie – il grande “segreto” del Panforte, lo prendiamo dall’Antica Spezieria Ciappi, conosciuta fin dall’ottocento, nel cuore del chianti fiorentino.
Perché si chiama Panforte, e chi è Margherita ?
Il Panforte è una tipica ricetta senese molto antica, basti pensare che le prime testimonianze risalgono all’anno Mille. In origine era più o meno una focaccia a base di miele e prendeva il nome di pan mielato. Solo successivamente venne aggiunta la frutta che a causa del caldo fermentava; per questo motivo il dolce assumeva un gusto più acidulo e il nome si trasformò in Panforte. Per evitare la fermentazione della frutta fresca con il passare del tempo gli ingredienti cambiarono e si iniziò a prepararlo solo nei giorni più freddi, così divenne tipico di questo periodo.
E’ stato in occasione di una visita a Siena della Regina Margherita nel lontano 1879, che fu preparato per la prima volta questo dolce. Il suo nome dunque fu un omaggio alla Regina d’Italia (la stessa a cui fu dedicata la famosissima Pizza!!).
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